La mamma del new waver non smette mai di figliare e soprattutto quando in aggiunta si recuperano pulsioni indie e dark disco, un pizzico d’electro e di ebm, il gioco è fatto, come in questa uscita per Iptamenos dei tre Dina Summer. Sono vocine postdisco quelle della title track, prima proposta in scaletta, azzimate con giri di synth nostalgici degli anni ottanta. Se ottanta ti da tanto la ricetta è buona anche per “Fortune Teller” e i due brani sono poi remixati in varie versioni sempre vergate dai vocal ammiccanti della greca Dina P. Ascolto gradevole e utilizzo solo in contesti di genere molto specifici.
