Electric Rescue – Frontier of the Sea

A marchio KR/LF Records, label italianissima fondata da Alessandro Signore, arriva uno splendido rilascio di Electric Rescue, che sforna un album come non ne sentivamo da tempo. Senza fronzoli, senza peregrine idee di marketing, senza posizionamenti chirurgici ma con una sana aderenza a una sua idea di musica: oscura, compatta, ipnotica, senza sconti per niente e per nessuno, apparecchiata in una miscellanea assolutamente sintetica e coerente, fatta di techno, deep, ambient ed electro. Dodici le tracce presentate e si parte subito splendidamente con l’evocativa e oscura “Unrhythmtripium” seguita dalla battente e guidata “Allée de la Grève”. “Basiq 2023” vira invece verso un pulsare electroide e acido, mentre “La Houle” mette in campo ritmiche sincopate e synth elegiaci. “Vectoron” è assai controllata e propone interessanti trattamenti atmosferici e su una similare impostazione è anche “Esquisses Brûlées”, molto incalzante e struggente. “Tempête” è poderosa, piena di suoni, gonfia e guerreggiante, così come “Marcanterre” invece spinge, più geometrica, pulsante e controllata. “Trek” è space da dark room e “La Bouvaque” mantiene alto il climax, prima di chiudere con la title track, “Frontier Of The Sea”, una poderosa trattazione techno dalle rimembranze prodigyesque e con più di un gancio per portarti in pista. “Basiq” è solo in digital bonus ma vale come tutto il resto in quanto a prestanza e millimetrico sapere da club.

 

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