Sbarca alla Central Processing Unit il russo Dmitry Larionov – che ricordiamo per un remix a Kwasir su Ovelha Trax, per un altro a Captain Mustache su Science Cult e per la partecipazione a Occupants V.1, sempre sull’etichetta di Syrte, Visions Of Glosters e Aura Nox. L’etichetta sheffieldiana, che pure è una garanzia in fatto d’electro particolarmente purista e calibrato, fa centro pieno con queste quattro tracce presentate, subito nel cuore dell’azione, proprio a partire dalla title track, “Space Threat”, che è particolarmente sinuosa, cibernetica e ipnotica, seguita a ruota da “Asteroid Attack”, un’altra gemma di sapienza retrofuture, siderale e distopica. Con “Flying High” la materia si fa più astratta e cerebrale, prima di chiudere ancora in bellezza con “Vimana Ride”, la più ariosa del cespo, cinematografica e gentile.