È l’incedere sinuoso di vocal maschili effettati a segnare “Control The Code”, title track di questo EP che Wolfdrifta apparecchia per la Wolves That Drift, etichetta londinese sulla quale era uscito anche il precedente Phuture Shock, da noi prontamente segnalato qui. La produzione è piuttosto trasversale e fonde sia elementi di scuola detroitiana che un classico groove in stile chicago. Il tutto ben calibrato con dinamiche e funzionalità moderne. Il remix, che è stato affidato a Rob Amboule vanta invece ritmiche più fratturate, in bilico fra breakbeat ed electro, prima che si chiuda la partita con “Twilight Zone”, ben incombente, sintetica e scura trattazione davvero coinvolgente.Edizione limitata a solo 150 copie, niente digitale, solo vinile.