Local Code – Wat U Wanna

Subito “Wat U Wanna”, la title track di questa uscita di Local Code per Dionysian Mysteries, ci chiarisce quale sia la natura dell’opera: una sarabanda frenetica che mescola beat electro acidi a linee vocali filtrate, creando un effetto di ipnotica irriverenza. Il groove pulsante fa da guida, mentre le incursioni di synth serrati mantengono alta la tensione. L’ironia del titolo si riflette nella traccia stessa, come un manifesto d’indipendenza sonora che sfida le convenzioni del dancefloor. Segue “404”, un pezzo che accentua l’estetica glitchy, con percussioni spezzate e un sound design frammentato. Qui si avverte un forte richiamo all’era dei primi esperimenti digitali, con un’atmosfera futuristica e allo stesso tempo nostalgica. “AcidPartyHomeVodkaSmileWork” è un’esplosione di energia: la traccia si sviluppa in modo caotico e anarchico, mantenendo però un sottile filo conduttore acido. È il pezzo più lungo dell’EP, e quello che spinge maggiormente verso i limiti dell’esplorazione sonora. “4pm” chiude la sequenza originale con toni più introspettivi, ma non meno dinamici. Qui, Local Code gioca con atmosfere più distese, quasi oniriche, pur mantenendo la carica ritmica. Il remix di “404” a cura di Any Act chiude l’EP, accentuando i toni glitch ed esplorando ulteriormente le possibilità del brano originale, spingendolo verso una destrutturazione totale.

 

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