Shun, pioniere della musica elettronica con base a Tokyo, approda alla Science Cult, etichetta la cui estetica immersiva esplora bene i confini tra musica, scienza e cultura digitale. L’EP, comprensivo di quattro tracce, mette in mostra la padronanza di sintesi e complessità della produzione di Shun, sempre in bilico fra ritmi pulsanti, trame glitch e melodie cinematografiche. “SSG” apre con un’energia cinetica, dove oscillazioni metalliche e sequencer serrati disegnano un paesaggio sonoro quasi biomeccanico. La title track “Accumulation” approfondisce la tensione tra elementi organici e sintetici, alternando clangori industriali a progressioni melodiche che sembrano sgretolarsi in tempo reale. “Draw” gioca invece su un’astrazione più liquida, con campioni distorti che galleggiano su groove spezzati, mentre “Axes” chiude l’opera con un’implacabile progressione ritmica, arricchita da dettagli ambientali che evocano un’inquietudine tecnologica senza risoluzione. Shun conferma appieno la sua capacità di tradurre in suono scenari futuri ambigui, dove la precisione tecnica si fonde con una narrazione emotiva. Un lavoro che, senza retorica, riflette l’identità visionaria della Science Cult, proiettando l’ascoltatore in un viaggio attraverso i paradossi di un’era iperconnessa.