DJ Sotofett – DJ Sotofett & The Colours of Computer Generated Instruments

L’iconico Alvin Mitterer, aka DJ Sotofett, dritto da Moss, ridente cittadina costale nel sudest norvegese, debutta in formato esteso su Clone West Coast Series agitando un electro piuttosto purista, a tratti vergato da un’ampia gamma di ritmi con vibrazioni da console Nintendo anni ’80 e un misto di sintesi analogica e digitale. L’idea di fondo di questo progetto ruota attorno a una riflessione sul rapporto tra uomo e macchina, tra suoni organici e quelli generati digitalmente. DJ Sotofett non si limita a riprodurre un suono vintage, ma lo rielabora in modo personale, creando un dialogo tra passato e futuro. Le tracce, come “Phunk Baton” o “MIDI Lighting”, sono un viaggio attraverso texture sonore che ricordano l’ingenuità dei primi videogiochi, ma con una profondità che solo un produttore esperto può conferire. In “Take Me To A Silent Place”, ad esempio, emerge una malinconia quasi futurista, mentre in “MIDI Blitz” prevale un ritmo incalzante che sembra voler sfidare i limiti della tecnologia. L’album non è solo un omaggio alla musica elettronica delle origini, ma anche una riflessione su come essa possa evolversi mantenendo intatta la sua essenza. Chiude il disco il Sun Mix di “Take Me To A Silent Place”, una versione più distesa che lascia spazio alla contemplazione, quasi a suggerire che, nonostante il caos delle macchine, ci sia sempre un luogo silenzioso in cui ritrovarsi. Un lavoro che non si ascolta, ma si vive, traducendo in suoni il sogno di un futuro ancora da scrivere.

 

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